Distratta Mento

Sono distratta da te. Stamattina mi è arrivato un messaggio bellissimo da parte di
un tizio carino, amoroso, amorevole e pieno di argomenti, ma non sei tu.
Purtroppo io sono il suo primo pensiero delle sei e un quarto e invece il mio primo
pensiero sei tu.
Pur di tenere la testa occupata, ho accettato di fare uno straordinario di sabato
mattina.
Ho accettato perché mi sfogo sul lavoro cercando gratificazione, ho accettato per
compiacere il nostro Capo Supremo Augh (C.S.A.), come lo chiamo io.
Scendo di macchina e il mio primo pensiero è che tanto stamattina non ci sei quindi
mi concentrerò di brutto sulla produzione e reciterò mantra nella speranza che la mia vita
si concretizzi in qualche direzione.
E ti penso perché è da una settimana che ci siamo scritti e che tu hai risposto e che
ti ho risposto anch’io, senza strategie e dicendoti la verità.
Il tuo rifiuto è stato un rifiuto a porte aperte. Io ti ho risposto pensando che se uno vuole
fare una cosa il compromesso lo trova, no?
Ma alla mia domanda che poi era una mezza affermazione, non hai dato risposta.
Poi ci siamo visti a lavoro. Hai fatto di tutto per girarmi alla larga, fino a quando di
giovedì sei costretto, non so da chi, ad aggiornare il programma alle mie colleghe per
inserire dati.
Mi sorprendi all’improvviso chiedendomi di passarti una brucola, che avresti potuto
chiedere a chiunque oppure prendertela da solo. E i nostri occhi che per tre giorni si sono
ignorati con tanto impegno, di colpo, si scontrano di nuovo. E sono romantica e io mi ci
affogherei dentro ai tuoi occhi. E chissà cosa vedi tu dentro ai miei.
Mi basta una cosa così per sorridere da sola mentre ti penso. Mentre cammino
nella mia vita pratica. Mentre sono in palestra sul tapis roulant. Mentre preparo la cena.
Mentre porto mio figlio agli allenamenti o mentre metto i panni sullo stendino. Sorrido
come un idiota solo perché hai cercato la festa del mio sguardo. chiedendomi una brucola.
Ho letto da qualche parte che se una cosa ci fa sorridere allora vuol dire che siamo sulla
strada giusta.
Ecco, pensarti, anche se mi hai rifiutato, mi fa sorridere. Sembrerà assurdo che non mi
sia offesa o indignata o non mi strappi i capelli per la delusione perché Sembra assurdo
anche a me ma mi ripeto che va bene così.
Comunque, torniamo al sabato mattina di straordinari per compiacere il mio capo. In realtà
sono qui anche perché la prossima settimana ho chiesto un permesso studio e insomma,
volevo riparare il mio karma in quel contesto.

Ovviamente, come accendo il programma per iniziare a lavorare scopro che mi salta a piè
pari un passaggio. Sono quindi costretta a chiedere aiuto. Vedo un tuo collega e lo chiamo
nella speranza che se ne intenda più di me e lui mi dice che ci sei. E io sgrano gli occhi
per la sorpresa perché ci sei e vieni tu ad aiutarmi.
E ci diciamo la stessa cosa; che siamo le ultime persone che pensavano di trovarsi a
lavoro il sabato mattina. Per poco non ti dico che pensavo che fossi arrabbiato per la tua
non risposta.
Iniziamo a parlare del problema che ho. Tu cerchi di risolverlo ed io pesticcio
pensando che mi sono giocata un sabato mattina in cui avrei potuto studiare. Poi provi ad
usare l’avvitatore e non sai manco tenerlo in mano e ti dà un rinculo pazzesco che smuove
tutti i componenti per assemblare il pezzo. Allora io ti dico come tenere l’avvitatore e ti dico
di fare attenzione. Mi preoccupo che tu ti possa fare male. Sembriamo come nella celebre
scena di Ghost con il tornio, solo che abbiamo un avvitatore che ci permette il contatto
delle mani.
E poi finalmente mi aiuti. Sono ultra grata all’universo per questa sorpresa. Sembra un flirt
in piena regola: ci guardiamo negli occhi e c’è una confidenza pazzesca e ancora sorrido e
mi distraggo e vorrei un’altra settimana di ferie per studiare, e non pensare a te.
Ma ti penso anche oggi e mi chiedo se hai cambiato idea. Lo so che mi guardi. Ieri ti sei
piazzato lì con me. Strano modo per uno che vuole stare lontano dal gossip.
Mi hai detto che mi hai visto mentre chiamavo il tuo collega e sembravi indispettito. Io non
ti ho neanche cercato perché per me di sabato mattina eri a rigirarti nel letto.
Che si fa?
Come si va avanti in questo gioco?
Sono contenta e sorrido. Perché non ho dubbi sull’interesse che nutri, non ho più dubbi sui
tuoi occhi che mi guardano con i raggi x.
ti avrei baciato ieri… ti ho mangiato con gli occhi.
L’hai sentito il mio sguardo su di te?
Che effetto ti ha fatto? Io ho avuto il solito sorriso idiota per tutto il giorno.

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